![Trekking Calanchi](https://www.trekkingenuvole.it/wp-content/uploads/2023/01/Calanchi-32-scaled.jpg)
La โcomfort zoneโ. Questa zona spazio/temporale che non permette al nostro IO di evolversi. Ho sempre cercato di uscirne fuori. Quando mi accorgevo di essermene creata una (volontariamente o no) cercavo sempre di romperne i confini ed uscirne fuori.
La prima volta che ne ruppi una fu quando cominciai a lavorare durante lโestate. Mentre tutti i miei amici passavano le giornate al mare o in motorino, io andavo a consegnare elettrodomestici per soli 70 euro alla settimana. ร stata unโesperienza molto formativa di cui non mi pento. Oggi so apprezzare quelle giornate spese fra un frigorifero ed una lavatrice consegnate al settimo piano senza ascensore e con le scale strette.
La seconda volta in cui ruppi la mia โcomfort zoneโ fu quando decisi di partire militare, nellโormai lontano 2006. A soli 20 anni, andare via da casa, in un posto per me lontanissimo come Trieste (poi Bolzano e Passo del Tonale) fu una bella botta. Oggi posso dire che quello รจ stato lโanno piรน bello, importante e formativo della mia vita. Passare dal chiedere alla mamma di farmi da mangiare e pulire i vestiti al doversi fare il letto e marciare con gente che ti urlava addosso fu un bel cambiamento, ma ha fortificato il mio carattere ed affinato il mio spirito di adattamento.
La terza, e forse piรน importante, volta in cui la mia โcomfort zoneโ fu distrutta ci porta nel lontano 22 aprile 2010. Quel giorno cominciรฒ la mia avventura al Mc Donaldโs come CREW. La mia avventura allโinterno del piรน discusso e famoso fast food di tutto il mondo รจ durata allโincirca 7 anni. Sette anni di rabbia, gioie, sconfitte e vittorie. Durante quegli anni le mie capacitร di problem solving e di sopportazione degli โstronziโ hanno subito un vero e proprio boom. Devo tutte le mie capacitร di arrangiamento, di sopportazione dello stress e di gestione dei soldi a quella cucina, a quelle casse e a quei panini. Sono stati anni difficili: oltre il lavoro ho portato avanti due lauree ed una tesi sperimentale che mi ha portato via non poche ore di sonno. Un piccolo grazie anche a quel laboratorio; dove stetti due anni a preparare la tesi e successivamente lโarticolo poi pubblicato.
La quarta volta in cui proprio pensai di aver fatto una cazzata fu nel febbraio 2017. In quellโanno, dopo essermi laureato a marzo del 2016 e dopo qualche mese di laboratorio, decisi di andare a passare qualche mese in Inghilterra e piรน precisamente a Southampton. Il biglietto di sola andata per lโInghilterra lo comprai qualche mese prima ma non avrei mai pensato di usarlo sul serio; lo comprai solo perchรฉ costava poco. Il giorno della partenza avevo lo stomaco chiuso e mentre mi avvicinavo al controllo passaporto pensavo dentro di me : โcazzo stai facendoโ. Il primo giorno, e la prima notte, nella mia stanza di Southampton furono traumatici. Non parlavo quasi inglese e condividevo la casa con 3 ragazzi e una ragazza, tutti stranieri. Il primo giorno non mi vergogno di dire che piansi. Mi mancava casa e pensavo di aver fatto una cazzata gigantesca. In quei giorni mi accorsi come tutte le capacitร di arrangiamento che avevo sviluppato nel corso degli anni mi stavano aiutando a superare tanti scogli come i documenti o semplicemente il biglietto del BUS. Mi ambientai quasi subito e cominciai a studiare la lingua. Furono 5 mesi intensi e bellissimi (a parte la mancanza di sole).
Lโultima volta in cui ruppi i confini della mia โcomfort zoneโ fu il 4 novembre 2017: giorno in cui da Ravenna arrivo una chiamata per una supplenza di due mesi. Ancora non lo sapevo ma quel giorno la mia vita fu letteralmente sconvolta. Il 4 mattina dormivo nel mio bel letto comodo e la sera mi ritrovai con le mie cose su un traghetto in direzione Livorno e poi Ravenna. Giorno 6 novembre 2022 cominciai la mia esperienza come professore di scienze.
Il succo di tutto questo รจ che nella mia breve vita, uscire dalla comfort zone mi ha sempre portato avanti e mai indietro. Anche se sembrava difficile o ingiusto o scomodo.
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In fondo anche un calcio nel culo fa fare un passo avanti.
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“Sappiamo ciรฒ che siamo, ma non ciรฒ che potremmo diventare”
William Shakespeare