Alla scoperta dell’antica torre di Ceparano

In breve

Lunghezza: 9 km ad anello
Dislivello: ± 210 m s.l.m.
Durata media: circa 4 ore
Difficoltà: facile–media (adatta a escursionisti e appassionati di storia naturale)
Punto di partenza: area di Ceparano – Valle del torrente Marzeno (RA)
Punti di interesse: Torre di Ceparano (1378), Torre di Samoggia, Gola del Tè, dorsale dello Spungone, pareti rocciose e fossili marini, paesaggi collinari dell’Emilia-Romagna

Trekking alla Torre di Ceparano: tra storia medievale, geologia e natura selvaggia

Il trekking alla Torre di Ceparano è un viaggio nel cuore dell’Emilia-Romagna, tra paesaggi naturali, antiche fortificazioni e formazioni geologiche uniche. L’itinerario si snoda lungo lo Spungone, un’imponente dorsale rocciosa di origine marina che racconta milioni di anni di storia e regala scorci spettacolari tra colline, gole e vallate.

Camminando lungo il sentiero, il paesaggio si apre tra campi, boschi e pareti di roccia color miele. Qui sorge la Torre di Ceparano, costruita nel 1378 da Astorgio Manfredi sulla sommità di un rilievo che domina la valle del torrente Marzeno. Realizzata con Spungone, arenaria e laterizi, la torre è un raro esempio di architettura medievale perfettamente integrata nel paesaggio. La sua struttura, spugnosa e irregolare, racconta la storia geologica di un mare antico e le vicende degli uomini che l’hanno abitata.

Proseguendo lungo il percorso, il trekking conduce verso la Torre di Samoggia e la straordinaria Gola del Tè, una stretta valle scavata dal torrente Albonello. Qui la natura mostra il suo volto più selvaggio: pareti verticali, vegetazione rigogliosa e il suono costante dell’acqua che scorre tra le rocce. È un luogo dove la geologia si intreccia alla leggenda, e il camminatore può immaginare antiche storie di banditi e viandanti in fuga attraverso queste terre di confine.

Il trekking alla Torre di Ceparano è perfetto per chi ama l’escursionismo che unisce natura, storia e geologia. Un percorso affascinante che invita a rallentare, ad ascoltare il respiro della terra e a scoprire la forza e la bellezza di un paesaggio autentico, scolpito dal tempo.