7.1 C
Ravenna
martedรฌ, Dicembre 10, 2024

Anello delle Dolomiti Friulane

Anello delle Dolomiti Friulane

L’anello delle Dolomiti Friulane ricade all’interno dell’omonimo parco e racchiude in sรฉ tanta bellezza e una varietร  di paesaggi unici. Il cammino percorre i paesaggi tipici dolomitici: forti salite,ย  profonde discese e torrenti montani sono una costante di questo cammino. La bellezza delle Dolomiti Friulaneย sta nella loro lontananza dal turismo di massa.

Sono ancora un territorio selvaggio, dove il viandante, immerso nel silenzio dei propri passi e nel rumore dei torrenti di montagna, fra vette imponenti che giocano con le nuvole e malghe dove ancora pascolano le mucche, potrร  rigenerare se stesso nella pace e nella fatica.

L’anello delle Dolomiti Friulane รจ composto da 4 tappe, che i piรน allenati possono anche accorpare, ma che consiglio vivamente di fare nella loro interezza e di godere della bellezza delย cammino a passo lento.

Le Tappe:

  • Dal Rifugio Giaf al Rifugio Flaiban-Pacherini: L’emozione della Partenza

    Il giorno della partenza di un cammino รจ sempre il piรน bello ma anche il piรน difficile. Il corpo deve abituarsi allo sforzo costante che il cammino richiede, deve abituarsi al peso dello zaino e i piedi devono prendere confidenza con gli scarponi; ma nonostante tutto questo l’emozione e l’entusiasmo dei primi passi rimane qualcosa che solo i camminatori conoscono.
    Da qui il cammino parte direttamente in ascesa, lungo il sentiero CAI 361 alla conquista della forcella Urtisel a 1990m s.l.m. Dalla cima della forcella si prosegui per il sentiero 361 accompagnati da una bella discesa immersa nei boschi di abete e larici, fino al raggiungimento del ricovero Valbinon dove poter fare una pausa. Il percorso riparte in direzioneย  del rifugio Flaiban-Pacherini attraverso il sentiero CAI 369 e, giunti alla forcella Fantulina Alta, il CAI 369A. ATTENZIONE a non proseguire in discesa per il CAI 369 classico perchรจ รจ una discesa molto ripida.
    Il rifugioย Flaiban-Pacheriniย รจ un piccolo gioiello che si affaccia sulla Val di Suola e su Forni di Sopra.ย Molto intimo e piccolo, รจ l’ideale per trascorrere una serata in compagnia di altri escursionisti vicino alla stufa parlando di montagna.

  • Dal Rifugio Flaiban-Pacherini al Rifugio Pordenone: Il mondo degli Hobbit

    La partenza dal rifugioย Flaiban-Pacheriniย risale lentamente verso il passo del Mus seguendo il sentiero CAI 362. La salita termina lungo una stretta forcella dove c’รจ la possibilitร  di incontrare degli stambecchi. Da adesso in la fatica del viandante รจ terminata perchรฉ da qui in poi il sentiero 362 รฉ tutto in discesa fino al rifugio Pordenone.ย Infatti, il restante sentiero ridiscende tutta laย val dell’inferno, molto dolcemente. Qui la vegetazione comincerร  a cambiare, ripotando il viandante dai boschi di abeti a quelli di faggi man mano che si scenderร  di quota. Lungo il tragitto si costeggerร  il Rio val dell’inferno, e parte del sentiero sarร  proprio sul letto del fiume; quindi ricordate sempre di monitorare le piogge e le possibili piene.ย 
    Lungo la discesa sarร  anche possibile fermarsi a fare un bagno rigenerante lungo il fiume e godere della freschezza delle sue acque.
    L’arrivo alย rifugio Pordenone riporterร  il viandante indietro nel tempo, a quando da piccolo voleva costruire casette sugli alberi: perchรจ รจ proprio questo che sembra. Un casolare immerso nei boschi di faggio. I gestori sono simpaticissimi e intrattengono il viandante stanco con ottima compagnia e cibo.

  • Dal Rifugio Pordenone al Rifugio Padova: La grande prova

    La tappa di oggi รจ la piรน dura di tutto il cammino, con oltre 1100 metri di dislivello positivo ed altrettanti di dislivello negativo: Infatti dalย rifugio Pordenoneย si risale laย Val Montanaia, lungo il sentiero CAI 353, partendo da 1249m s.l.m. per arrivare ai 2334m s.l.m. della forcella di val Montanaia. La risalita, se fatta con passo lento, รจ molto gratificante e spettacolare: infatti ma mano che si sale di quota si comincia ad intravedere il bellissimo, e famosissimo, Campanile di Val Montanaia.ย Questo monolite rappresenta un “Testimone” solitario delle forze erosive che hanno agito, agiscono ed agiranno su tutte le vette del mondo. Una pausa forzata si deve fare alย Bivacco Perugini, il quale, con il suo rosso brillante ed il suo interno accogliente, funge da importantissima capsula di salvataggio per chiunque venga sorpreso dal brutto tempo in quota. Inoltre, fermandosi qui si potrร  godere di una bellissima vista sul campanile e osservare gli scalatori che affrontano questo gigante di pietra. Oltrepassata la forcella viene il bello…
    Un ghiaione che riporta rapidamente giรน di quota i viandanti. Qui il sentiero degnato del CAI, che costeggia il ghiaione e molto pericoloso, conviene scendere direttamente dal ghiaione (se si รจ capaci): si andrร  molto piรน velocemente e si resterร  maggiormente in sicurezza.ย ATTENZIONE: questo sentiero รจ solo per escursionisti esperti, infatti viene classificato come EE secondo la scala CAI. Non intraprendere questo sentiero se non si รจ escursionisti esperti, piuttosto optare per il sentiero CAI 349 dal rifugio Pordenone.
    L’arrivo al Rifugio Padovaย darร  un sospiro di sollievo al viandante provato da tanto dislivello. Il rifugio รจ meno intimo degli altri ma presenta maggiori comfort. La cucina, come negli altri, รจ fantastica.

  • Dal Rigugio Padova al Rifugio Giaf: Si ritorna nel mondo

    Tornare al rifugio Giaf รจ come tornare in un bagno di realtร  dopo esserne stati esclusi per gironi. Magicamente i cellulari tornano ed avere campo e si ricomincia a vedere attivitร  umana. Il sentiero che riporta il camminatore al rifugio Giaf passa per laย forcella Scodavacca lungo il sentieroย CAI 346. Il percorso prevede circa 3 ore di cammino e non presenta particolari difficoltร  tecniche se non quella di un pรฒ di nostalgia per essere tornati nel mondo dopo giorni di detox dalla tecnologia. Non mi fraintendete, senza la tecnologia io non avrei neanche conosciuto questo cammino e non lo avrei nemmeno fatto, ma ogni tanto e bello essere “costretti” a parlare con la gente.

    In conclusione posso affermare che questo cammino รจ uno dei piรน belli e spettacolare che abbia mai fatto: bella gente, buon cibo, paesaggi spettacolari e bellissime strutture. Se avete 4 giorni da impegnare in estate… FATELO.

    Vorrei aggiungere un’ultima cosa.
    Questo cammino non sarebbe stato lo stesso senza la compagnia e l’allegria di due camminatori che per caso abbiamo incontrato e con cui abbiamo condiviso dolori e risate… un grazie particolare va a Sara e Michele per questo bellissimo Valore aggiunto.

    La montagna non รจ solo rifugi, panorami e bellezza, ma รจ anche amicizie strette dalla fatica e che danno quel valore aggiunto in piรน al cammino…ย 


ย