Cammini

Sentiero escursionistico

E’ difficile spiegare a qualcuno che non ha mai provato a fare un cammino cosa si prova nel farne uno. Un cammino è dolore ai piedi, alle gambe, è pioggia e vento, è dolore alla schiena. Ma allora perché si fanno ? 

Si fanno per osservare i territori con passo lento, si fanno perché quando si arriva alla meta e si realizza che ci si è spostati solo con i propri piedi l’emozione è fortissima. Si arriva ad un meta che si è desiderata ad ogni passo e che quando arrivi ti appare in maniera diversa rispetto a quando si arriva in auto.

“Qualsiasi viaggio a piedi è una forma di pellegrinaggio, perché chi cammina, per il costante sforzo richiestogli, tende ad idealizzare la destinazione che si è prefissato, al punto che essa acquisisce una dimensione di ordine spirituale. Il luogo agognato è, effettivamente, liberatorio, nel senso che il raggiungerlo libera il camminatore dall’istanza che lo opprimeva, vale a dire dal voto che, senza confessarlo apertamente, aveva formulato di raggiungere quel luogo con le sole proprie forze. Lo scopo raggiunto segna la fine del suo andare “sacro” e, in un certo senso, il ritorno alla vita “profana”.

Emeric Fisset “L’ebrezza del Camminare”