HomeAmbiente, flora e faunaIl Faggio: Il guardiano dei sentieri

Il Faggio: Il guardiano dei sentieri

Il Faggio, Fagus silvatic, รจ uno degli alberi piรน belli, eleganti e maestosi che si possano trovane nei boschi italiani.

Esistono innumerevoli leggende nate da questo maestoso albero. Una delle piรน belle, che si racconta รจ questa:

Secondo una leggenda delle Foreste Casentinesi, in certi giorni d’autunno, se ti stendi con la schiena contro il tronco e chiudi gli occhi, puoi sentire le voci degli antichi viandanti, che raccontano storie perdute: amori tragici, battaglie, cantiโ€ฆ il faggio trattiene tutto, come una biblioteca vivente scolpita nel legno.

Oppure:

Una delle leggende piรน diffuse vuole che il faggio fosse lโ€™albero preferito dagli antichi druidi. Si racconta che tra i suoi rami e le sue radici fosse custodita la conoscenza del mondo, e che solo chi si addentrava nel bosco in silenzio e con cuore puro potesse ricevere i suoi sussurri. Le sue foglie erano considerate pagine naturali su cui gli spiriti della foresta scrivevano messaggi invisibili, che potevano essere letti solo sotto la luce della luna piena.

In entrambe le leggende, il mitico albero, parla al viandante solitario: pellegrini, monaci o semplici passanti, che alle sue chiome hanno raccontato i segreti delle proprie anime.

Non di rado mi capita di parlare a voce alta mentre sono dentro un bosco, ma quando sono in un bosco di Faggi, forse per lโ€™ambiente quasi mistico che si crea, entro in sintonia col mondo circostante.

Non a caso i luoghi piรน belli dellโ€™Appennino Tosco-Romagnolo si trovano circondati da boschi di Faggi: il santuario della Verna, i prati della Burraia o lโ€™Eremo di Camaldoli (anche se in questโ€™ultimo cโ€™รจ prima una cinta di Abeti artificiale).

Dal punto di vista botanico il Faggio non รจ un albero facile.

In natura tende a formare grandi foreste secolari nelle quali ogni tanto lo si trova associato allโ€™Abete bianco. Sono alberi esigenti in fatto di umiditร  atmosferica e piogge, infatti li si trova sempre dai 600 metri di quota in su.

รˆ un albero Steno-Mediterraneo, cioรจ strettamente legato allโ€™ambiente mediterraneo, anche se piรน correttamente lโ€™areale del faggio si estende piรน o meno su tutte le zone fresche e collinari europee.

Il frutto del faggio, la faggiola, รจ particolarmente appetibili alla fauna selvatica, ma in epoche antiche anche lโ€™uomo se ne serviva.

La si usava per ricavarne lโ€™olio, sia con un procedimento a freddo, dal quale usciva un olio di miglior qualitร , sia per un procedimento a caldo, da quale invece usciva un olio piรน commerciale.

Nella Farmacopea popolare il Faggio veniva usato in vari modi: La corteccia, essiccata e macinata, si usava per fare un decotto da usare con coloro che soffrissero di febbre o asma. La bollitura della corteccia spazzolata, ma non pulita, veniva usato anche per curare escoriazioni in bocca

Le foglie venivano bruciate nel camino per purificare lโ€™aria delle case, a quei tempi anche troppo fuomose

Un albero che, a mio avviso, non ha rivali nel bosco: un albero pulito, elegante e saggioโ€ฆ Tutto questo รจ il faggio

Alessandro Lentini
Alessandro Lentinihttps://www.trekkingenuvole.it
Amante della natura, laureato in scienze naturali e scienze ambientali. Sono diventato Guida Ambientale Escursionistica per condividere con la gente la magia della riscoperta. Ritornare a conoscere il territorio che ci ospita: rispettandolo e rivivendolo a passo lento.

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