Una cosa che accomuna tutti i viandanti del mondo, ma proprio tutti, anche i più ricchi, è il male ai piedi dopo ore di cammino.
Perché succede ciò ? Siamo animali che si sono evoluti per camminare su due zampe, come può una cosa naturale come il camminare far male ?
Qualcuno dirà che sicuramente le scarpe sono il problema, o la soluzione; dipende dalle proprie inclinazioni filosofiche.
Beh partiamo dal principio.
Siamo animali bipedi, e vero, ma non siamo più abituati a camminare per tante ore di fila.
Provate a pensare ai militari della prima guerra mondiale: loro non avevano certo scarpe ergonomiche o suole in memory foam. Non avevano calzini tecnici, o altre diavolerie della tecnologia moderna, eppure riuscivano a fare decine di Km al giorno e con scarpe non certo di ultima generazione.
Quelle persone, probabilmente, avevano piedi capaci di una maggior resistenza e una maggior capacità di sopportare il dolore fisico.
Vari studi come “Shod versus unshod: The emergence of forefoot pathology in modern humans?” di B. Zipfel L.R. Berger mostrano come gli uomini che non utilizzassero calzature avessero un piede più forte, e meno soggetto agli infortuni.
Premesso questo, e premesso che noi non possiamo andare in giro per i monti senza calzature adeguate, andiamo a capire come sceglierle.
Il mercato offre una gamma infinita di modelli, colori e suole. Goretex, alte o basse, suola scolpita in mille modi diversi.
Adesso, caro viandante, ti aspetterai che io ti elenchi mille modelli di scarpe, andando ad analizzare i pro ed i contro, fino a farti trovare il modello perfetto (che per forza di cose costerà qualche centinaio di euro).
Beh, non per pigrizia, e nemmeno per negligenza, voglio solo dirti che….
L’unica regola per andare in montagna in sicurezza (almeno per le calzature) è di usare scarpe chiuse e con suola scolpita (preferibilmente alte)…. STOP….
Il resto dipende tutto dal tuo piede… Le vuoi in Goretex o no ? Le vuoi con la suola tutta disegnata o no ? Le vuoi in pelle o in tela ? La vuoi costosa od economica ?
Questi sono tutti dettagli che non influenzano la scelta…
Ti darò due esempi
1- Mentre mi trovavo in Russia, nel lontano 2016, con l’Università per un progetto di scambio culturale, ebbi la fortuna di avere una docente russa, una naturalista, che ci accompagno a visitare i laghi della regione di Valdaj. Questi laghi si trovano fra Mosca e San Pietroburgo. Un posto fangoso, pieno di boschi e sentieri abbozzati. Bene, in questo scenario, questa bellissima, e simpaticissima, professoressa (del quale purtroppo non ricordo il nome) andava in giro con delle banalissime scarpe da trekking, anche un po’ vecchiotte, di una marca sconosciuta. Lei camminava imperterrita ovunque, fango, acqua o sassi…
2- Il secondo esempio ci porta sul monte Falco, in inverno e con la neve. Mentre ero impegnato lungo il sentiero che dal passo delle Calla sale verso la vetta del monte Falco, e come me tanti altri escursionisti… tutti vestiti come se stessimo scalando qualche vetta Himalayana, ci superò un ragazzo che avrà avuto 20 anni.
Il suo abbigliamento consisteva in: scarpe da trekking decathlon da 15 euro (conoscevo il modello), piumino da città (molto voluminoso), zaino Invicta e jeans. Ho ancora una grande stima per quel ragazzo.
Tutto questo per dirti che le scarpe che sceglierai devo essere adatte al tuo piede ed avere pochissime caratteristiche fondamentali. Potresti trovarti scomodo con scarpe da 400 euro e comodo con quelle da 20: il tuo piede (fortunatamente) è democratico e non sta a guardare il prezzo.
L’importante, e che siano robuste, che proteggano il tuo piede,che ti diano un buon grip, e che ti permettano di camminare comodomante…
Adesso, che sai questo segreto, caro viandante…. Vai e cammina per tutti i sentieri del mondo senza curarti troppo del prezzo e delle caratteristiche delle tue scarpe, perché potresti avere le scarpe migliori del mondo ma non la voglia di camminare, oppure, solo dei sandali e girare l’Europa a piedi come Nazario Nesta…