“E’ rincorrendo l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Colore che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile non hanno mai avanzato di un solo passo”

Bakunin.

Oggi vorrei condividere con voi questo pensiero.

Un ragionamento sul possibile e sull’impossibile. In realtà penso che ci sia ben poco d’impossibile se si riesce ad essere costanti e determinati.

Molta gente crede che raggiungere i propri sogni e viverli sia appunto un “sogno”: andare a vivere in un posto a noi più congeniale, fare un lavoro a noi più gradito, non vedere più ogni giorno persone a noi non gradite.

Penso che la prima cosa da fare è capire davvero cosa vogliamo, e per questo ci vuole del tempo. Prendere del tempo per noi stessi, lontani da stimoli esterni e cercare di capire cosa davvero si vuole dalla vita e come si intende viverla. Come diceva un saggio Giapponese:

“L’ambizione senza coscienza e come un battello sulla terra ferma”

Nel mondo di oggi sono sempre più le persone che abbandonano la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno. D’altronde “fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute a canoscenza”.

Dicevo, oggi sono sempre più le persone che abbandonano il fantozziano posto fisso, o chiedono un contratto part-time, per inseguire le proprie inclinazioni e passioni.

Nel 2021 il fenomeno delle grandi dimissioni in Italia ha toccato la cifra di quasi 2 milioni di lavoratori, pari a circa l’8% del totale

Le nuove tecnologie hanno svincolato la gente e reso possibile l’appropriazione di spazi sempre più personali con la possibilità di essere imprenditori di se stessi avendo come cliente potenziale tutto il mondo.

Non fraintendetemi: non a tutti è concessa questa possibilità, c’è gente felicissima di avere il posto fisso e godere della tranquillità della ripetizione e per questo la rispetto.

Ma come diceva il grande  Christopher McCandless “per l’animo avventuro do di un uomo non vi è nulla di più devastante di un futuro certo”.

Forse in un mondo che sta andando a rotoli fra pandemia, guerre e cambiamento climatico, ci si è resi conto che c’è di più nella vita del classico schema 

Scula ..  lavoro.. figli..  pensione

e che aspettare la pensione per godersi la vita nella fase terminale della vita.

Ci si è resi conto che se non si è felici bisogna rompere questo modello sociale e provare a inseguire i propri obiettivi. Provare è la parola chiave. Non si deve aver paura di rischiare, solo che non rischia può dire di non aver mai fallito e il fallimento vero sta nel non rischiare mai. Si deve aver pazienza e provare provare provare. La bellezza di raggiugere un obiettivo sta anche nella fatica che si fa per raggiungerlo.

Puntate alla Luna, mal che vada avrete vagabondato fra le stelle (Les Brown).

Non esiste l’impossibile, esiste solo il crearsi delle scuse per non uscire dalla propria comfort zone per vivere la vita che si desidera.

E ricorda:

Chi non vuol fare trova scuse

Chi vuol fare trova soluzioni

1 COMMENT

  1. Interessanti gli argomenti che tratti!
    Credo che molte persone abbiano rivisto un po’ le proprie priorità in seguito agli avvenimenti degli ultimi anni e che certi schemi abbiano iniziato a stare stretti e ad essere messi in dubbio, con la conseguenza di farsi alcune domande “scomode”, trovandone le risposte dove prima non si provava nemmeno a guardare, a costo di rinunciare ad alcune certezze, come hai detto tu.

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